80° anniversario della Liberazione di Altopascio: il Comune revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, Scorza e Ciano

Una giornata per celebrare il ricordo del 4 settembre 1944, giorno in cui Altopascio venne liberata dall’occupazione nazifascista. Giovedì 4 settembre, la cittadina del Tau celebra l’80° anniversario della sua Liberazione.

Data :

3 settembre 2024

80° anniversario della Liberazione di Altopascio: il Comune revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini, Scorza e Ciano
Municipium

Descrizione

Una giornata per celebrare il ricordo del 4 settembre 1944, giorno in cui Altopascio venne liberata dall’occupazione nazifascista. Giovedì 4 settembre, la cittadina del Tau celebra l’80° anniversario della sua Liberazione con una serie di momenti all’insegna della memoria e della riflessione sulla libertà e sulla storia del territorio. A segnare l’intera giornata sarà la revoca delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini, Carlo Scorza e Costanzo Ciano: una decisione votata all’unanimità dal consiglio comunale di Altopascio.

 

Si inizia alle 10:30, in piazza della Magione, con la cerimonia di deposizione della corona e con l’esibizione del Corpo Musicale G. Zei. Si continua poi alle 18 con il Consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza, congiunto con il Consiglio comunale dei ragazzi: nel corso del pomeriggio interverrà Andrea Ventura, direttore dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in provincia di Lucca, e verrà presentato Altopascio - Fascismo, Guerra e Liberazione nelle carte dell'archivio comunale”, il libro di Sergio Sensi. A segnare l’intera giornata sarà la revoca della cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini, Carlo Scorza e Costanzo Ciano.

 

La revoca rappresenta un atto simbolico di condanna del regime fascista e di riaffermazione dei valori democratici e antifascisti sanciti dalla Costituzione. La cittadinanza onoraria venne conferita nel contesto del ventennio fascista, quando era consuetudine per i comuni onorare esponenti del regime: la revoca non intende cancellare la storia, ma piuttosto mantenerne viva la Memoria, contrastando il riaffermarsi di scenari sociali che portano avanti l’apologia del fascismo. Il territorio di Altopascio non fu immune alla storture, alle violenze politiche, alle torture del regime fascista: a partire dalle purghe e dalle persecuzioni praticate nei primi anni ‘20 del Novecento ai danni dei dissenzienti e dei membri del Partito socialista, fino ai successivi omicidi di Spianate e di Marginone, passando attraverso l’indebita sottrazione di beni e risorse destinati alle classi meno agiate vittime della Prima Guerra mondiale, come nel caso delle preselle del Padule di Bientina, fino ad arrivare all’istituzione dell’internamento libero degli ebrei e dei soggetti ritenuti pericolosi per il regime che, solo per un caso fortuito, non si trasformò nell’anticamera della deportazione verso i campi di concentramento della Germania e della Polonia. Negli ultimi anni, Altopascio ha promosso numerose iniziative per l’attualizzazione della memoria, tra cui la pubblicazione di due opere storiche dedicate, “Altopascio. Fascismo, Guerra e Liberazione nelle carte dell’archivio comunale” e “L’internamento libero ad Altopascio (1941-1943)”, e l’assegnazione della cittadinanza onoraria a Vlasta Strassberger, ebrea originaria della ex Jugoslavia, internata ad Altopascio durante la guerra e scampata alla deportazione grazie all’intervento di Francesco Rosellini, cittadino altopascese.

 

Questa giornata di commemorazione è un’occasione per ribadire l'impegno della comunità altopascese nel preservare la Memoria storica e i valori di libertà e democrazia.

Ultimo aggiornamento: 26 settembre 2024, 10:22

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